martedì 2 aprile 2013

Gli Esquimesi: sani come pesci


La dieta degli Esquimesi, così lontana dal modello della dieta mediterranea, è altrettanto protettiva da malattie cardiovascolari. Nelle zone polari, per ovvie ragioni climatiche e di approvvigionamento, si consumano grandi quantità di grassi animali, animali marini e pesci. Frutta e verdura, punto di forza della dieta mediterranea, sono quasi sconosciute. Nonostante questo, gli Esquimesi sono “sani come pesci”. Infatti la carne degli animali marini e dei pesci in particolare sono un’importante fonte di proteine animali, ma sono ricchi, a differenza degli animali terrestri, di grassi “polinsaturi di tipo omega-3” che l’organismo umano non riesce ad elaborarli se non a partire da alimenti che già li contengono. Maggior consumo di pesce è protettivo per le malattie cardiovascolari. Il consumo di pesce appare migliorare la fluidità del sangue, rallentare la formazione di trombi, ostacolare la formazione delle placche alla base dei processi ostruttivi vascolari ed eserciterebbe una benefica azione anti-infiammatoria.
Tra i pesci ricchi di omega-3 sono soprattutto quelli grassi e indicati con il nome generico di “pesce azzurro”: sardine, sgrombri, aringhe, acciughe e merluzzi. Fortuna vuole che sono tra i meno cari sui banchi del mercato. Le proprietà benefiche del pesce sono presenti soprattutto in quelli freschi, poco importa se pescati o allevati, ed in quelli surgelati.

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